Fondazione Le Costantine - Uggiano la Chiesa

24 0re nel salento: Sibilla o Macàro?, Labirinto con fiume sotterraneo, Ottimo “fornello” salentino, Cactus e dintorni, Il pane che passione!

24 0re nel salento: Sibilla o Macàro?, Labirinto con fiume sotterraneo, Ottimo “fornello” salentino, Cactus e dintorni, Il pane che passione!

Ore 8.30 Sibilla o Macàro?
La Cattedrale dedicata ai Santi Pietro e Paolo di Galatina è proprio di fronte all’Eros Bar e d’estate potete ammirarla seduti ai tavolini sotto il gazebo nella piazza principale. Ad accogliervi c’è Luigi Derniolo con la sua famiglia. La passione per la pasticceria è una storia antica, ereditata dal padre: aveva appena 3 anni quando vi entrò la prima volta.

Ama sperimentare partendo dalla tradizione, innovare, giocare con gli ingredienti. Così ogni anno nascono dolci squisiti, come la “Sibilla” (pasta di mandorle al cioccolato con farcia di Pan di Spagna, crema di burro e marmellata glassata al cioccolato) o cioccolatini originali, circa una trentina, tra cui quello al vincotto, all’olivotto, al vino Macàro della Valle dell’Asso e il “tartufo al gorgonzola”.

Ottimo il caffè, che va accompagnato con fagottini alla crema e marmellata o pasticciotti, fruttoni, cannoli alla siciliana, cassate rigorosamente con ricotta di pecora. Una vera delizia!

Eros Bar – Galatina Piazza S. Pietro, 9 – Tel. 0836.566100

Ore 10.00 Labirinto con fiume sotterraneo
È una scoperta affascinante quella del Museo Faggiano, trovato per caso nel centro storico di Lecce, a due passi da Porta San Biagio. È un palazzo privato, che racconta varie epoche storiche. Un itinerario suggestivo tra cisterne d’acqua e granai dell’anno 1000, pavimenti presumibilmente di epoca messapica (V secolo a.C.), cunicoli, affreschi cinquecenteschi e vari reperti.

Tutto venne alla luce, quando il proprietario Luciano Faggiano fece rompere il pavimento per un intervento di ordinaria manutenzione: venne fuori un concentrato di storia davvero suggestivo e si scoprì che un tempo lì c’era un convento di suore, poi chiuso tra il XVI e XVII secolo.

Furono trovati scavi sotterranei profondi 7 metri utilizzati probabilmente come nascondigli e vie di fuga, un ossario e una tomba comune, tanti cocci di vasi, anfore, candelabri in terracotta, lucernari.

Da un pozzo si vede il fiume sotterraneo Idume, che attraversa il sottosuolo dell’edificio e parte della città di Lecce. Il percorso si conclude con una degustazione di olio, vini e prodotti locali al primo piano, dove si possono acquistare anche manufatti artigianali, come i pupi di cartapesta.

Museo Faggiano – Lecce Via A. Grandi, 56 – Tel. 0832.300528 www.museofaggiano.it

Ore 13.30 Ottimo “fornello” salentino
Davvero incantevole il centro storico di Specchia, uno dei borghi più belli d’Italia, tra strette viuzze, piazzette e colorate corti, chiese, conventi e frantoi ipogei. A pochi passi dalla Chiesa Madre e dal Palazzo Protonobilissimo si pranza alla Bettola, il “fornello” annesso alla macelleria di proprietà della famiglia da quattro generazioni, diventato un must in tutt’Italia.

Può capitare d’imbattersi in attori, come Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli, Ugo Conti, Alessia Marcuzzi, che lo hanno scoperto durante le riprese della fiction tv “Il Giudice Mastrangelo” e ci ritornano ogni volta che vengono nel Salento.

Contagiosa la simpatia del giovane Pericle che vi accoglie in sala come amici di vecchia data, mentre in cucina mamma e papà preparano gli antipasti caserecci a base di verdure, “pittule”, frittate e crocchette; la pasta fatta in casa, come le orecchiette con polpettine e ricotta forte; le grigliate miste, i pezzetti di cavallo al sugo, gli “gnummareddhi” di agnello, la tagliata con rucola, grana e pomodorini. L’ambiente è accogliente, il cibo genuino e di qualità. Una saletta è all’interno di una vecchia cisterna, mentre la macelleria ha luogo in una ex cappella.

La Bettola – Specchia Piazzetta S. Giovanni – Tel. 0833537022

Ore 16.30 Cactus e dintorni
Sulla strada tra Palmariggi e Giuggianello, a pochi minuti da Maglie, c’è La Cutura: un giardino botanico davvero originale, un trionfo di colori e profumi, un luogo che regala momenti di grande serenità. Intorno a un antico casale su 35 ettari di terra, tra parco e oliveto, Salvatore Cezzi, ha costruito il suo regno vegetale.

L’ex banchiere in pensione, che ha ereditato dalla nonna la passione per le piante, dal 1975 colleziona piante grasse, ma solo nel 2000 ha deciso di condividere la sua passione con gli altri e ha aperto al pubblico la grande serra di 1000 metri quadri, dove sono raccolti oltre 500 esemplari pregiati di piante succulente da tutto il mondo.

Uscendo c’è un laghetto naturale con ninfee galleggianti contornato di piante aromatiche, mentre un vialetto conduce al giardino roccioso, al roseto con oltre cento varietà di rose antiche, al giardino mediterraneo, quello all’italiana con aiuole geometriche di Bosso e Pittosforo, al giardino dei semplici ricco di erbe officinali, al frutteto, all’agrumeto fino al giardino segreto in una cava di tufo con piante subtropicali, dalla menta messicana all’origano dei Carabi, dalle orchidee alle piante di caffè. A 20 metri sottoterra c’è il giardino zen con pietre bianche e nere, bonsai e numerose sorprese.

La Cutura – Giuggianello Contrada Cutura Tel. 0836.354164 – Cell. 335.8262477 www.lacutura.it

Ore 20.30 Il pane che passione!
A Tricase l’appassionato Ippazio Turco del ristorante Lemì colpisce per la sua creatività e per la voglia di sorprendere con piatti non scontati, presentazioni estrose e abbinamenti innovativi. A partire dal pane, che prepara al forno a legna: deliziosi i piccoli panini ai 5 cereali, alle olive, al grano saraceno e kamut, le cialde al rosmarino e poi quelli ripieni con bufala e pomodoro, bietola e capocollo, salmone e robiola oltre ai cantucci alla zucca.

Si può ordinare un piatto unico, come la gustosa `ncapriata (totanetti, gamberetti, calamaretti) su macco di fave bianche, verdura spontanea e pane tostato, oppure gustare gli gnocchi di patate locali con scampi sgusciati, origano fresco e filetti di pomodoro. Sfiziosi anche i secondi, come l’hamburger di sgombro con insalata di puntarelle o il polpo appena affumicato, soffice di patate con semi di zucca e petali di fiore di zucca, cipolla di Tropea e misticanza.

D’inverno si cena in una saletta intima, con volta a stella e a botte e pochi tavoli; d’estate nella piccola corte fiorita all’esterno. Ad accogliervi Margherita, la moglie di Ippazio, che con lui condivide la passione per il buon cibo.

Info: Ristorante Lemì – Tricase Via V. Emanuele II, 16 Cell. 347.5419108

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