Le cattedrali e santuari del salento
Un ideale itinerario nella dimensione religiosa del Salento parte sicuramente dalla città di Lecce, capitale del Barocco nel Sud Italia. Vi lascerà stupefatti il magnifico complesso di Piazza Duomo, all’interno della quale spicca la Cattedrale della Madonna Assunta, ricostruita nel 1659 e il campanile del XVII secolo che domina dall’alto dei suoi 70 metri l’intero perimetro della Piazza. Tappa obbligata è anche la Chiesa di Santa Croce (1548), spettacolare esempio di stile barocco con le sue fioriture decorative e il suo splendido rosone centrale.
Dirigendosi verso la costa Ionica ci si ferma a Copertino per visitare la Collegiata di Santa Maria della Neve, la cui costruzione originaria, risale al periodo normanno (1088-1235). La struttura ha poi subìto una serie di rimaneggiamenti e rifacimenti. La città di Copertino può annoverare tra i suoi edifici sacri anche il Santuario della Grottella (1577), eretto nel luogo in cui, nel XVI secolo, fu rinvenuta l’icona di una Madonna Bizantina, oggi esposta sull’altare centrale. Spostandoci più a Sud, nella città di Galatone, si può ammirare il Santuario del SS. Crocifisso della pietà, in stile barocco, risalente alla fine del ‘600.
Affacciata sullo Ionio, la città di Gallipoli, è una delle più affascinanti mete del Salento. Numerosi sono gli edifici religiosi da visitare; tra questi si segnala la Cattedrale di S. Agata, in stile barocco, finemente decorata, custodisce al suo interno opere pittoriche di alcuni dei più significativi artisti salentini, quali il Coppola e il Malinconico. Meritano una sosta anche la Chiesa del Canneto, riedificata nel 1696, la chiesa di S. Francesco (XIII), la Chiesa della Purità (1664) e la Chiesa di Santa Teresa con il suo Convento (1687-1690).
Nell’entroterra, nella cittadina di Alezio, è presente la Chiesa medievale di Santa Maria della Alizza. A Parabita, la Basilica di Santa Maria della Coltura (1913), è uno splendido esempio di differenti stili architettonici: romanico, bizantino, gotico, romanico-pugliese ed è il centro di una tradizione antica e suggestiva: l’incendio del campanile della Basilica in occasione della festa della Madonna della Coltura. Un’altra cittadina del Salento, Casarano, può vantare diverse e significative strutture religiose: la Chiesa di Maria SS. Annunziata (XVII), edificata sui resti di un edificio più antico ed arricchita da splendide opere pittoriche; la Chiesa di Santa Maria della Croce o Casaranello, una delle più antiche del Salento (V-VI sec.) con i suoi mosaici e affreschi.
Il centro salentino di Ugento è un’altra piccola perla per ciò che riguarda l’architettura religiosa. Vi si trova la Cattedrale di Maria SS. Assunta in cielo, ricostruita nel ‘700, sulle fondamenta di un più antico edificio distrutto durante le incursioni dei Saraceni nel Cinquecento. Estremamente suggestiva è la Chiesa di Santa Maria del Casale, d’epoca bizantina con i suoi affreschi duecenteschi. A Ruffano, precisamente nella frazione di Torre Paduli, persiste un’importante tradizione religiosa, in onore di San Rocco che ha luogo nella notte fra il 15 e il 16 agosto, il cui centro è il Santuario di San Rocco.
Ancora più a sud, a Taurisano, merita una visita il Santuario di Maria SS. Della Strada (XIII-1320) che, con il suo rosone, i bassorilievi della facciata e la meridiana bizantina (XIV), rappresenta un antichissimo e raro esempio di architettura romanico-pugliese. L’estremità meridionale della penisola ci trova a Santa Maria di Leuca, dove è possibile visitare il Santuario significativamente chiamato di Santa Maria di Finibus Terrae. Esso fu costruito nel 1507, nel luogo in cui sorgeva un antico tempio pagano dedicato alla dea Minerva.
Rispondendo al richiamo dell’Adriatico ci dirigiamo verso la costa orientale e incontriamo la città di Tricase, qui si trova la maestosa Chiesa Matrice della Natività e dalla Beata Maria Vergine, ricostruita nel 1763. Particolarmente interessante è anche la Chiesa barocca di San Domenico (1688) e il convento adiacente. Il nostro viaggio all’interno della dimensione religiosa della penisola salentina si conclude in uno dei luoghi storicamente più ricchi ed affascinanti di questa terra: Otranto.
In questa cittadina, che guarda il Mar Adriatico, gli edifici religiosi ci restituiscono in maniera profondamente limpida un tassello importantissimo della storia religiosa del Salento: la Cattedrale dell’Annunziata (1080-1088) costruita grazie alla generosità del Re e a quella dei cittadini che si impegnarono in prima persona nella realizzazione materiale dell’edificio. Vi si possono distinguere diversi stili architettonici, dal paleocristiano al bizantino. Ciò che attira immediatamente lo sguardo è il rosone a 16 raggi presente sulla facciata.
L’interno della Cattedrale ha una storia, se possibile, ancor più suggestiva. È presente infatti un mosaico pavimentale, realizzato dal monaco Pantaleone, che raffigura un albero, l’”albero della vita”, sui cui rami è ripercorsa la storia dell’umanità attraverso episodi tratti dai testi biblici, passando attraverso personaggi della storia antica come Alessandro Magno o personaggi leggendari come Re Artù; non mancano le immagini di animali tratte dai bestiari medievali e i simboli astrologici. Al di sotto dell’abside, del presbiterio e di una parte dell’aula è presente la Cripta, ultima testimonianza di uno degli episodi più sanguinosi della storia del Salento. Il martirio di 800 otrantini, decapitati dai Turchi poiché si erano rifiutati di rinnegare la propria fede. Nelle sette teche della navata destra sono conservati i teschi e i resti dei martiri.
Nella Cattedrale è inoltre presente la roccia sulla quale avvennero le decapitazioni. Legata a questo tragico episodio è anche il Santuario di Santa Maria dei Martiri, edificato nel 1614, nel luogo esatto del martirio. Da una costa all’altra della penisola si incontrano tracce della vita religiosa e dell’inequivocabile e salda fede dei suoi abitanti.