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Porto Cesareo e dintorni

Porto Cesareo, Torre Lapillo, Leverano, Copertino e Guagnano

Porto Cesareo, tra natura incontaminata e storia antica.

Porto Cesareo è un borgo d’incanto, affacciato sulle acque placide del Mediterraneo e sulla vista suggestiva dei tramonti da sogno. Il suo centro storico si anima nelle sere d’estate, raggomitolato attorno alla piazza principale su cui si affaccia lo stile neoclassico della chiesa della Madonna del perpetuo aiuto.
Lungo la costa, invece, è sempre l’ora giusta per un aperitivo vista mare, godendo della bontà del pescato del giorno.

Il mare e la storia.

Porto Cesare è un luogo di quiete e pace, l’andare delle onde racconta delle vicende di genti venute da lontano. Per ascoltare la storia di questo luogo bisogna tuffarsi nei fondali del suo mare, qui si ritrovano i resti dei popoli antichi approdati sulla sua costa. Messapi e Fenici, romani e greci e infine albanesi giunti da Saneno per fondare il Portus Sasinae.


La linea del tempo in questo luogo è segnata da profonde interruzioni, dovute anche alla presenza di acquitrini paludosi. È stato probabilmente l’avanzare di questi a determinare l’eclissi del primo centro, condannando il borgo al grigio della solitudine.

La vita è tornata quando qui sono giunti i monaci Basiliani in cerca di rifugio. Hanno fondato l’Abazia di Cesarea negli anni in cui la penisola salentina era terra dominata dagli Angioini e poi dagli Aragonesi, in cui le terre si dividevano per feudi e casate.

Nonostante questo i giorni bui erano di nuovo dietro l’angolo, la palude favoriva le epidemie di malaria rendendo inabitabile la zona, la sua presenza sul mare, inoltre, rendeva Porto Cesareo preda facile per le incursioni saracene.

Solo con la costruzione di una tonnara Porto Cesareo ha rivisto i primi raggi di sole. Sono iniziati i commerci oltre confine e le bonifiche che hanno permesso al borgo di iniziare a risplendere di luce propria.

Da questo momento la bellezza di Porto Cesareo ha catturato le attenzioni della borghesia cittadina e il commercio ha favorito la creazione di un centro stabile che ha iniziato a richiedere con forza l’autonomia da Nardò, di cui per decenni è stata frazione.

Luoghi di biodiversità mediterranea.

Diventata autonoma nel 1975, oggi Porto Cesareo condivide con Nardò un’area marina protetta, un’oasi di biodiversità mediterranea che viene tutelata anche grazie all’istituzione del Museo di biologia marina.


Porto Cesareo possiede una ricchezza dentro e fuori dall’acqua. Lungo la costa, infatti, si trova la riserva naturale “Palude del conte e duna costiera” che comprende la quiete e la pace della Penisola di Strea, un luogo a pelo d’acqua dove non è difficile ritrovare reperti storici, e l’Isola dei conigli che deve il suo nome alla presenza, in passato, di un allevamento di conigli. Oggi su quest’isola resiste incontrastata la bellezza della natura selvaggia, che conserva con cura i profumi e i colori della macchia mediterranea e l’imponenza di una pineta di cipressi e pini d’Aleppo.

Porto Cesareo e d’intorni, itinerario alla scoperta delle terre del vino.

La terra del Salento è da sempre terra di lunghi vigneti, che si stendono a perdita d’occhi fino a tracciare linee che portano all’orizzonte. Il colore del rosso e il profumo dell’uva è un ricordo che diventa concreto nei giorni della vendemmia, nelle sere passate a degustare vino che sa di fatica e tenacia. È questo il cuore dei borghi che circondano Porto Cesareo.

Leverano, a soli dieci chilometri di distanza da Porto Cesareo, è terra calda del sud che restituisce le atmosfere che solo la pietra leccese sa ricreare, con sapienza e devozione. Qui spicca incontrastata la Torre Federiciana, voluta proprio dallo stupor mundi, Federico II di Svevia. Leverano è un borgo di vini di pregio che portano il suo nome: il Leverano Bianco, per i palati delicati, e le varietà del Leverano Negramaro rosso. Qui durante l’anno si avvicendano diverse manifestazioni come Leverano in fiore e Novello in festa che rendono il centro particolarmente attrattivo anche fuori dalla stagione estiva.

Distante diciotto chilometri da Porto Cesareo si trova Copertino, borgo di fede e devozione e metà di pellegrinaggio per i fedeli che si recano nei luoghi cari a San Giuseppe da Copertino. Tra questi sono di particolare suggestione il santuario dedicato al santo che include anche la Grottella, luogo in cui è nato Giuseppe Desa, e la Basilica della Madonna della Neve che custodisce il fonte battesimale in cui il santo ha ricevuto il suo primo sacramento. Spostandoci verso il profano, in queste terre non si può non parlare di vino. Qui, infatti, regna incontrastato il Copertino Doc, un bianco per palati pregiati che si può gustare anche nei tanti localini che animano il centro storico.

Profumo di mosto e vini pregiati anche a Guagnano, poco più di ventuno chilometri da Porto Cesareo e un agro di vigneti di Negramaro. Borgo d’arte e colori, reso unico dalla presenza dell’Eremo di Vincent, la casa museo dell’artista Vincent Brunetti. Un tripudio di colori, mosaici e opere, un luogo in costante evoluzione che si può visitare in via delle case sparse, 718. Guagnano non delude neanche gli amanti dell’arte nel senso più classico del termine, con il tardo barocco della chiesa dedicata a Maria Assunta in cielo.


Dopo aver fatto un tour di degustazioni e immersione nelle atmosfere del Salento, il modo migliore per concluderla è sicuramente un bagno nel mare di Torre Lapillo quando il tramonto si stende sulle acque calde del Mediterraneo. A Torre Lapillo potrete anche ammirare un bellissimo esempio di torre d’avvistamento costiero, che punteggiano le due coste del Salento e risalgono al ‘Cinquecento. Qui troviamo la Torre di San Tommaso, insolita rispetto alle sue sorelle. È caratterizzata da una base quadrata con una scala esterna che permette di accedere al piano più alto della torre.

Eventi a Porto Cesareo e dintorni