Santa Maria di Leuca

Santa Maria di Leuca e Castrignano, Gagliano del capo e Località Ciolo

Il nome Leuca deriva dal greco: leucos, ossia bianco. L’etimologia richiama il caratteristico biancore del suo ridente panorama. Alcuni la vorrebbero fondata dagli Acareni, un popolo greco, altri dai Filistei che, dopo aver popolato l’isola di Creta, si spinsero verso il promontorio Japigio, per altri sarebbero stati i fenici. Secondo una leggenda a Santa Maria di Leuca approdarono Enea e successivamente San Pietro, alla cui opera di evangelizzazione è legata la nascita del nome completo. Altre leggende dicono che il suo nome deriverebbe dalla sirena Leucasia che cantava ai naviganti, struggenti canzoni d’amore. Nota già dagli arbori della civiltà, era un punto di passaggio obbligato per i commercianti e soldati che dall’occidente navigavano verso l’oriente e viceversa, nel porto, infatti, hanno sostato greci, cretesi e fenici.

É il punto di unione tra il Mar Ionio e Mar adriatico, incrocio di culture orientali e occidentali, punto estremo del Tacco d’Italia, regala ai suoi visitatori l’impressione di essere su una linea di confine spaziale e temporale, di essere proprio nella cosiddetta Finibus Terrae, nome attribuitole dai romani. Essi identificarono lo scoglio Meliso con il limite estremo che divideva i Cives, i cittadini romani, dai Provinciales, i cittadini della provincia. In realtà, il confine ufficiale, fra i due mari si trova nel Canale d’Otranto, ossia lo stretto di mare compreso fra punta Palascìa e Capo Linguetta (in Albania). Oggi Santa Maria di Leuca è una frazione di 1.062 abitanti del comune di Castrignano del Capo. Località turistica molto frequentata per la particolare suggestione esercitata dai suoi paesaggi, dai monumenti e palazzi. Simboli importanti della città sono: la Basilica di Leuca, da secoli meta di pellegrinaggi e luogo di forte tradizione cristiana e la Croce Pietrina, situata nella pietra che conduce al santuario, che secondo la tradizione è il punto in cui Pietro si fermò a pregare nel suo primo approdo nella nostra penisola.

 

Da visitare a Santa Maria di Leuca:

Basilica “Santa Maria De Finibus Terrae”
Fu costruita nel luogo in cui sorgeva un tempio pagano dedicato alla dea Minerva. L’interno del Santuario è ad unica navata e sull’altare maggiore si può ammirare il dipinto della Madonna con Bambino (Madonna De Finibus Terrae) di Giacomo Palma Junior. Arricchiscono l’interno della chiesa sei altari, ai lati della navata, un organo da poco restaurato e datato 1885 e numerosi dipinti tra cui spiccano quelli del pittore Francesco Saverio Mercaldi (il San Francesco da Paola datato 1898 e il Trittico della Confessione). Dal 7 ottobre 1990 il Santuario è stato eletto a Basilica minore. Nel 2000, sono stati eseguiti importanti lavori di restauro ed i vecchi portoni d’ingresso sono stati sostituiti con portoni in bronzo. Nel piazzale antistante la Basilica, rivolta verso la marina del paese, sorge la Croce monumentale, eretta il 21 ottobre 1901 in occasione dell’Anno Santo. Presenta quattro iscrizioni sui lati della costruzione. Sul viale che conduce alla Basilica tra gli alberi della pineta, si trova la Croce Pietrina costruita a testimonianza del passaggio di San Pietro.

Chiesa di Cristo Re
Nel centro della marina di Leuca si trova la chiesa di Cristo Re. I lavori di costruzione ebbero inizio nel 1896 su progetto dell’ing. Pasquale Ruggeri. L’apertura ai fedeli ed al pubblico avvenne, però, solo 40 anni dopo nel 1935. Realizzata in carparo è in stile romanico e gotico. L’interno si divide in tre navate. Molto bello il pavimento in mosaico, completato nel 1934, ed il rosone della facciata principale. I grandi finestroni delle navate laterali recano i nomi e gli stemmi delle famiglie nobili che parteciparono alla costruzione della chiesa.

Il Faro e il Semaforo
A ridosso del vecchio porticciolo di Leuca vi è la colonna romana che fa bella mostra di sè e che è situata nello stesso spiazzo da cui si accede a punta Meliso. Da questo luogo si diparte una doppia scalinata monumentale di 184 gradini, che termina sul piazzale del Santuario. Qui, sul promontorio del Méliso, l’antico Promontorium Japigium, a 250 metri a nord del Capo S. Maria di Leuca, si erge bianco e maestoso il faro di atterraggio di 1ª classe. E’ alto 48,60 m. dalla base e 102 dal livello del mare. Per una scala a chiocciola di 254 gradini si può giungere alla gabbia dell’apparato di proiezione, circondata da un terrazzo circolare, con ballatoio interno ed esterno in bronzo da cui si ha una vista superba sul Capo e sui due mari. Una citazione merita pure il “Semaforo” posto su una collina in località Scaledde. Si tratta di una importante struttura di segnalazione che ospita anche una nota stazione meteorologica gestita dall’Aeronautica militare.

La Torre
Si tratta della Torre Vecchia dell’Omomorto, costruita come difesa nei confronti delle numerose incursioni dei turchi e dei pirati. Oggi proprietà privata, si trova a 11 mt. sul livello del mare. Costruzione cinquecentesca, armamento consistente in un pezzo di ar ti glie ria della portata di 2 libbre di palla. Fu ricostruita alla metà del seicento.

Di particolare interesse le ottocentesche Ville di Leuca: Villa Arditi di Castel Vetere, Villino Carlo Luigi Arditi, Villa Arditi – Seracca, Villa Citterio, Villa Colosso, Villa Daniele, Villa Episcopo, Villa Gioacchino Fuortes, Villa Licci, Villa Me ri diana, Villa Mellacqua, Villa Ramirez, Villa Scipione San Giovanni (ex Maruccia), Villa Tamborino Cezzi, Villa Pia.

Da visitare a Castrignano del capo:

Chiesa Madre
Eretta sulle macerie di una precedente costruzione del 1748, fu interamente costruita in “carparo”, calcare sabbioso duro che è molto resistente alle intemperie. Il portone centrale è riccamente lavorato con bassorilievi (angeli, motivi floreali), decorata con stemmi che ricordano la vecchia chiesa, e una statua in pietra di San Michele adagiata al centro di una cornice che poggia su due colonne laterali. La chiesa, ad un’unica navata, ha sei altari laterali (tre per lato) e numerose tele raffiguranti S. Oronzo, San Michele, S. Giovanni Battista, la Madonna delle Grazie, la Vista di Maria ad Elisabetta. Vi è inoltre la statua in legno di S. Michele Arcangelo del 1707 opera del famoso scultore napoletano Nicola Fumo.

Rione Borgo Terra
Con questa denominazione viene indicato il nucleo abitativo più antico di Castrignano del Capo. Si presenta come una sorta di quadrilatero. Detta configurazione si spiega con la necessità di difendere gli abitanti del Casale dalle varie incursioni di briganti e Saraceni sul finire del XIV secolo. Sul decumano e sui vicoli si affacciano i piccoli ambienti che ci riportano nel cuore del Medioevo Salentino. Il prospetto principale di Borgo Terra venne arricchito nel 1460 dal magnifico palazzo Fersini.

Chiesa di S. Giuseppe
Dista da Leuca circa 1 km. Di stile prettamente barocco ha una struttura ad unica navata che va dal portale d’ingresso fino all’altare. La Chiesetta divenne meta obbligatoria dei fedeli soprattutto durante i pellegrinaggi giubilari.

 

Da visitare a Giuliano (Frazione di Castrignano del Capo)

I Menhir
La testimonianza più antica è il Menhir “menzi” l’unico in provincia con “cappello”. Il centro abitato si ritiene fondato da un centurione romano e successivamente in granditosi con la distruzione della città messapica di Vereto. 

Una passeggiata nel centro storico è un tuffo nel passato. La chiesa parrocchiale del cinquecento ha subìto nei secoli diversi interventi di restauro ed è dedicata a San Giovanni Crisostomo. Alla periferia del paese invece si trova la chiesetta di San Pietro, monumento nazionale di terza categoria dal 1871. 

Castello di Giuliano
Un bellissimo portale ci introduce nel centro storico, dove si può ammirare il Castello cinquecentesco, con il fossato e quattro bastioni, il menhir con “cappello” e la chiesa intitolata a San Giovanni Crisostomo. Chiesa di San Giovanni Crisostomo e Chiesa della Madonna del Canneto: la chiesa madre, del ‘500, ha subìto nei secoli diversi interventi di restauro. Al suo interno è presente un organo del 1721, un affresco di autore sconosciuto raffigurante la pietà e alcune tele di pregevole valore artistico. Numerose sono le iscrizioni latine. A Giuliano si può inoltre visitare la chiesa “Madonna del Canneto” del XVIII secolo che al suo interno conserva una statua in legno della Madonna.

Da visitare a Salignano (Frazione di Castrignano del Capo)

Madonna delle Rasce
Si trova ad un chilometro della Basilica di Leuca, in aperta campagna, dove in passato esisteva un borgo nato dalla distruzione di Vereto e Leuca. L’edi ficio risale al ‘600. Il nome di Madonna delle Rasce è da attribuire ai numerosi rovi che circondano la chiesa. Chiesa di Sant’Andrea e della Purificazione: Sant’Andrea Apostolo è il protettore di Salignano e la chiesa madre è a lui dedicata. La costruzione fu iniziata nel 1788 e dopo diverse controversie fu terminata nel 1854. Si può ammirare inoltre la chiesa della Purificazione del secolo XVI al cui interno è conservato un pregevole quadro in tela “La Purificazione”. Sono presenti due cappelle, una del XX secolo, la “Madonna del Rosario” e la cappella Pirelli al centro del Paese. Torre cinquecentesca: in questo centro si può ammirare la Torre di difesa costruita nel 1550 come riporta un’iscrizione sull’architrave della porta d’ingresso. La Torre, alta quindici metri e larga venti, è dotata di dieci piombatoi e cinque cannoniere ed è a forma circolare.

Da visitare anche la vicina Località Ciolo marina di Gagliano del Capo a pochi chilometri da S. M. di Leuca sulla litoranea per Otranto. Il Ciolo, un profondo canyon scavato dalle acque nel corso dei millenni è sovrastato da un ponte che collega le due sponde, in fondo al canyon si offre ai bagnanti una piccola ma suggestiva caletta di ciottoli. Le pareti rocciose a strapiombo sul mare sono ricche di splendide grotte naturali. Dalla costa fino al paese si snodano i tanti “tratturi”, vie di campagna un tempo utilizzate da pastori e contadini, oggi meta obbligata per ammirare piccoli insediamenti rurali (paiare, masserie), chiesette, icone sacre e maestosi e centenari ulivi. La vicina cittadina di Gagliano del Capo offre al visitatore diversi monumenti da visitare tra i quali tanti spiccano: la Chiesa Parrocchiale di San Rocco, Chiesa di San Francesco, Chiesa dell’Immacolata, Palazzo Ciardo, Palazzo Bisonti e tanti altri tutti da visitare. La cittadina accoglie il visitatore anche con un ricco calendario di eventi e manifestazioni popolari.

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